22 giu 2013

Brano del giorno: "Contessa"

... eseguita dai Modena City Ramblers



E' una canzone sessantottina, una canzone di Paolo Pietrangeli (vedi video sottostante). La scelgo come brano del giorno perché assai attuale (il mondo è di nuovo in fiamme: Turchia, Brasile, il movimento Occupy... dappertutto la gioventù si ribella), e soprattutto dopo aver visto la puntata di ieri di La guerra dei mondi, su RAI 3.

Nella suddetta trasmissione il pubblico era diviso in due parti: le giovani generazioni contro le vecchie, secondo una "ricetta" ormai largamente collaudata. Il tema: quello del lavoro che non si trova, e non si trova anche perché, nelle università, nelle cliniche ecc. i vecchi baroni si aggrappano alle loro comodissime poltrone circondandosi dei loro pupilli (figli e nipoti, figli e nipoti degli amici ... e via di questo passo).
Argomento rimasticato già numerose volte.
A condire il programma, un attacco al Movimento 5 Stelle di Grillo - come ci hanno ormai abituato i media ufficiali, tutti ovviamente al servizio della casta.

Ciò che mi ha fatto più male è stato sentire una ragazza che si rivolgeva ai "vecchi" più o meno con queste parole: "Voi non volete insegnarci niente... Voi avete esperienza, dunque dovete insegnarci!"

Ma... insegnarvi cosa? Quei borghesi pingui e dalle facce di onanisti dovrebbero insegnare qualcosa a voi, a voi che, come giustamente ha detto Philippe Daverio in chiusura, dovreste invece mettere il mondo a ferro e fuoco, ribellarvi, cambiare ogni cosa?!?
Non vedete com'è ridotto tutto quanto? E se è così, la colpa è proprio di quella vecchia generazione che si è interessata solo ad arricchirsi sfruttando conoscenze, leccando stivali, e spesso scavandosi nicchie di lusso in un sistema compiacente e scialacquone dove la meritocrazia non è mai stata di casa (per tacere della dignità umana).

"Dovete insegnarci...!" 
Incredibile. Normalmente, a venti, a trent'anni, uno si impenna, disubbidisce ai "grandi" e vuole intraprendere un nuovo cammino, magari scoprire strade mai battute prima. Altro che frequentare l'università! Per poi far che? Per diventare come loro? A venti o trent'anni uno va alla scoperta di libri, film e musica che i retrogradi, i conservatori, i reazionari non immaginano nemmeno che possano esistere. Altro che fare salamelecchi ai decrepiti e meno decrepiti reggitori del sistema, ed ereditare le loro stanche e obsolete nozioni!

... Che poi i dinosauri che sono stati mostrati ne La guerra dei mondi non sono affatto ex sessantottini, come qualcuno voleva far credere; semmai sono il loro perfetto contrario! Trattasi proprio di coloro che mai scesero nelle piazze, e che si servirono dell'influenza dei propri padri, dei propri meceni, per ottenere posti sicuri e ben retribuiti.
I sessantottini, o almeno la maggior parte di loro, hanno sempre vissuto ai margini del sistema; molti sono morti e sepolti, e chi è sopravvissuto ancora combatte - o cerca di farlo - nel suo piccolo.

Ho provato rabbia anche per l'intervento della signora beghina (sicuramente originaria del Triveneto, o al massimo brianzola) che urlava come un'ossessa, rivolta ai venti-trenta-quarantenni disoccupati o miseramente precari: "Andate a faticare!"
Che cosa vuoi dire a una così? Meglio tacere. Questi sono individui vuoti dentro: il loro corpo ha trovato sempre nutrimento (fin troppo!), la loro mente mai.

...

E alla fine ecco lui imbracciare la chitarra: Paolo Pietrangeli, autore di "Contessa", "Valle Giulia" e decine e decine di altre canzoni di lotta. 




"Che roba Contessa all'industria di Aldo
han fatto uno sciopero quei quattro ignoranti
volevano avere i salari aumentati
gridavano, pensi, di essere sfruttati
e quando è arrivata la polizia
quei quattro straccioni han gridato più forte
di sangue han sporcato il cortile e le porte
chissà quanto tempo ci vorrà per pulire."

Compagni dai campi e dalle officine
prendete la falce portate il martello
scendete giù in piazza picchiate con quello
scendete giù in piazza affossate il sistema.

Voi gente per bene che pace cercate
la pace per far quello che voi volete
ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra
vogliamo vedervi finir sotto terra
ma se questo è il prezzo l'abbiamo pagato
nessuno più al mondo deve essere sfruttato.

"Sapesse Contessa che cosa m'ha detto
un caro parente dell'occupazione
che quella gentaglia rinchiusa là dentro
di libero amore facea professione.
Del resto mia cara di che si stupisce
anche l'operaio vuole il figlio dottore
e pensi che ambiente che può venir fuori
non c'è più morale, Contessa."

Se il vento fischiava ora fischia più forte
le idee di rivolta non sono mai morte
se c'è chi lo afferma non state a sentire
è uno che vuole soltanto tradire
se c'è chi lo afferma sputategli addosso
la bandiera rossa gettato ha in un fosso.

Voi gente per bene che pace cercate
la pace per far quello che voi volete
ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra
vogliamo vedervi finir sotto terra
ma se questo è il prezzo l'abbiamo pagato
nessuno più al mondo deve essere sfruttato.

Ma se questo è il prezzo l'abbiamo pagato
nessuno più al mondo deve essere sfruttato.

Nessun commento:

Posta un commento

"Music was my first love..."